Atto di diffida nei confronti del Ministero dell’Istruzione

a mezzo pec

nei confronti di MINISTERO DELL’ISTRUZIONE
Ill.mo Sig. Ministro prof. Patrizio Bianchi
Ufficio di Gabinetto 
Ufficio Legislativo
Direzione Generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione
Direzioni Regionali

La scrivente Confederazione Legale per i Diritti dell’Uomo, con sede legale in Milano, in persona del Presidente e del Vicepresidente, i quali sottoscrivono a nome di tutto il Direttivo, 

PREMESSO

Che tra poco più di un mese avrà inizio l’Anno Scolastico 2022/2023, il terzo successivo all’interruzione delle lezioni in presenza, disposta per tutto il territorio nazionale agli inizi di Marzo 2020;

  • Che nel corso dei due anni scolastici precedenti, gli alunni di tutte le età ed il
    personale sono stati vessati con sempre più stringenti obblighi di utilizzo di
    “mascherine”, protratti anche successivamente al termine dello stato di emergenza ed allorché venivano revocati in ogni altro contesto di vita comunitaria diverso dalle
    strutture sanitarie e dai trasporti pubblici;

  • Che nel corso dei due anni passati, il susseguirsi delle quarantene scolastiche con il correlato ricorso alla D.A.D. ha reso evidente l’inefficacia della misura ai fini del contenimento del contagio;

  • Che quanto sopra è risultato vieppiù palpabile dal raffronto con il regime vigente presso le scuole dell’infanzia e i nidi, laddove l’assenza di dispositivi di protezione sul volto dei bambini – peraltro più inclini al contatto fisico tra di loro e con il personale docente – non ha determinato una più rilevante circolazione virale;

  • Che il rischio di contrarre la malattia in forma grave per la fascia di età tra zero e 19 anni è trascurabile se non del tutto irrilevante (mortalità pari allo 0,0005% e letalità sui casi pari allo 0,0014%) sicché qualsiasi misura restrittiva appare priva dei necessari requisiti di razionalità e proporzionalità;

  • Che l’utilizzo continuativo dei dispositivi di protezione facciale non è previsto in nessun altro paese dell’Unione Europea, molti dei quali hanno peraltro disposto la cessazione anche di ogni obbligo di isolamento, coerentemente con la revoca della legislazione emergenziale;

  • Che le timide e progressive riaperture disposte dal Governo italiano, anche sul tema delle mascherine, non hanno dato corso ad alcuna problematica e, soprattutto, la curva dei contagi che era risalita sino a poche settimane fa si è piegata senza alcun intervento restrittivo da parte delle Autorità, confermando, ancora, l’irrilevanza delle misure in parola;

  • Che nel contesto descritto, in cui le mascherine sono ormai desuete per la stragrande maggioranza della popolazione, risulterebbe oltremodo contraddittoria e priva di senso logico, oltreché crudelmente vessatoria nei confronti della popolazione scolastica l’introduzione di nuovi obblighi;

  • Che quanto sopra evidenziato prescinde, necessariamente, dalla presenza o meno di sistemi di ventilazione meccanica nelle aule scolastiche, la cui installazione – al pari di ogni altra misura annunciata, quali l’eliminazione delle “classi pollaio” – è stata colpevolmente omessa da parte del Governo, i cui inadempimenti non possono in alcun modo essere fatti ricadere su di una popolazione che – giova ribadirlo – non necessita di specifiche misure protettive;

  • Che, al contrario, recenti studi hanno ulteriormente confermato la pericolosità dei dispositivi, in particolare per i (pochi) soggetti fragili, più colpiti dagli effetti dell’ipercapnia e dall’esposizione ad un consistente rischio di infezione micotica e batterica oltre ai non trascurabili rischi di danni psicologici connessi all’ostacolo alla comunicazione non verbale rappresentato da un dispositivo che copre buona parte del volto, danni riconosciuti anche dal legislatore con l’art. 1 quater del decreto-legge 228/2021 istitutivo del cosiddetto bonus psicologo;

  • Che, oltretutto, una sempre più vasta porzione dell’opinione pubblica, anche a cagione della trascorsa, estenuante esperienza delle reiterate quarantene scolastiche e della D.A.D. intervenute nonostante l’ossessivo e forzoso ricorso alle mascherine, non è più disposta a consentire che i propri figli trascorrano la gran parte della propria giornata imbavagliati;

  • Che è intenzione di Confederazione Legale offrire ogni sostegno ai cittadini che intendono legalmente opporsi, in ogni sede giudiziaria e con ogni ragionevole iniziativa in ambito politico e sociale, a denegate nuove imposizioni di tale sorta;

Ciò premesso, la scrivente Associazione

DIFFIDA

le Autorità in indirizzo dal voler nuovamente imporre, per l’Anno Scolastico incipiente, l’utilizzo delle “mascherine” nelle aule;

SI RIVOLGE

pubblicamente a tutte le forze politiche presenti in Parlamento e/o che concorrono alle prossime elezioni affinché esprimano in modo chiaro ed inequivoco la propria posizione sul punto; infine,

INVITA

le forze politiche che partecipano al Governo e che sono presenti nel Parlamento uscente ad opporsi con ogni mezzo all’introduzione di disposizioni normative di qualunque rango e natura che ripropongano le denunciate imposizioni.

Confederazione Legale per i Diritti dell’Uomo

Il Presidente
avv. Renate Holzeisen

Il Vice Presidente
avv. Alessandro Fusillo


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