Sulle dichiarazioni del Presidente della F.I.M.P. dott. Antonio D’Avino

Confederazione Legale, unitamente al C.I.A.T.D.M. rappresentato dalla collega Alessandra Devetag, ha preso posizione sulle sconcertanti dichiarazioni del pediatra Dottor D'Avino, presidente della FIMP, il quale aveva dichiarato di voler continuare "a lavorare" per innescare "un po' di paura nei genitori" al fine di "far aumentare le immunizzazioni dei bambini".

Sono affermazioni gravissime che si commentano da sé e per le quali Confederazione legale ha ritenuto opportuno effettuare segnalazione alla Procura della Repubblica ed all'Ordine dei Medici competenti.


Spettabile F.I.M.P. Federazione Italiana Medici Pediatri via Parigi 11 – 00195 Roma
presidenzafimp@legalmail.it

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PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI ROMA
via Golametto, 12 00195 Roma procura.roma@giustizia.it

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Spettabile ORDINE DEI MEDICI E ODONTOIATRI DI NAPOLI
via Riviera di Chiaia 9/C 80122 Napoli - ordinemedicinapoli@pec.it

OGGETTO: SULLE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE DELLA F.I.M.P. DOTT. ANTONIO D'AVINO

Il C.I.A.T.D.M., per tramite della referente del Dipartimento salute avv. Alessandra Devetag e la Confederazione Legale per i Diritti dell’Uomo, in persona della Presidente Avv. Renate Holzeisen, si associano alle richieste del Coordinamento 15 ottobre relativamente alle gravissime dichiarazioni rese dal presidente della F.I.M.P. Dott. Antonio D'Avino alla testata ADNKronos lo scorso 17 ottobre 2022.

Il Presidente ha infatti dichiarato che, affinché aumentino le immunizzazioni Covid in fascia pediatrica, “occorrerà che aumentino i contagi ovvero che si inneschi un po' di paura nei genitori. Noi continueremo a lavorare su questo fronte” così di fatto insinuando apertis verbis che i medici pediatri debbano arruolarsi in una campagna ideologica di terrore per spingere i propri pazienti alla immunizzazione.

Una medicina basata sulla costrizione dettata dalla paura e dalla diffusione di notizie allarmanti è ciò che questo Presidente auspica, anziché quella, ippocratica, basata sulla corretta informazione, sul rispetto della libertà di autodeterminazione, sul principio di precauzione, sul rispetto della dignità dei pazienti.

Non solo tali gravissime dichiarazioni possono avere rilievo penale, e da ciò l'invio della presente alla Procura della Repubblica territorialmente competente (ma seguirà l'inoltro di formale denuncia/querela) ma è opinione degli scriventi che ancor prima tali dichiarazioni si pongano in aperta violazione con gli articoli 3, 5, 6, 12, 14, 17, 30 e 54 del codice deontologico della professione medica, come meglio specificato dalla lettera del Coordinamento 15 ottobre che si allega per praticità.

Si chiede quindi all'Ordine dei Medici di Napoli di voler aprire un procedimento disciplinare nei confronti del dott. D'Avino.

Distinti saluti.

Il Presidente Confederazione Legale per i Diritti dell'Uomo
Avv. Renate Holzeisen

Referente Dipartimento Salute del C.I.A.T.D.M.
Avv. Alessandra Devetag


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